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Amianto, Ambiente, Efficienza energetica Opportunità

1 - OBBLIGHI NORMATIVI Responsabilità del datore di lavoro

OBBLIGHI PREVISTI DALLA LEGGE

Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, D. Lgs. 9/4/2008 n. 81, stabilisce precise responsabilità del ‘Datore di Lavoro’ in caso di presenza di amianto nei luoghi di lavoro: una sentenza della Corte di Cassazione Penale del 2009 ha esteso questo obbligo a tutte le sedi di attività lavorativa e non solo nei casi di utilizzazione, trasformazione o smaltimento di amianto. L’inosservanza di quanto disposto dalla legge comporta Reato Penale ed è punito con ammende o l’arresto sino a 6 mesi.

Gli obblighi riguardano :

  1. l’esecuzione della valutazione del rischio di esposizione all’amianto (VSD e piano di Manutenzione e Controllo per le coperture), l’inventario e la mappatura dei manufatti contenenti amianto nei luoghi di accesso ai lavoratori e una sua formalizzazione in uno specifico documento;
  2. il datore di lavoro deve provvedere all’informazione dei lavoratori o i loro rappresentanti, fornendo accesso alla documentazione di cui al punto 1;
  3. adozione di adeguate misure di prevenzione e protezione per ridurre la dispersione di fibre di amianto nei luoghi di lavoro e nell’ambiente
  4. periodica misurazione della concentrazione di fibre di amianto nell’aria del luogo di lavoro al fine per verificare che non venga superato il valore limite di esposizione per l’amianto;
  5. informazione ai lavoratori relativamente ai rischi per la salute derivanti dall’amianto, alle norme igieniche e alle misure di prevenzione e protezione da adottare, all’eventuale superamento dei valori limite di esposizione;
  6. formazione ai lavoratori relativamente a lavorazioni che possono comportare esposizione ad amianto, procedure sicure di lavoro, uso dei DPI, procedure di emergenza, necessità della sorveglianza sanitaria;
  7. sorveglianza sanitaria preventiva.

Quella che conta, in sintesi, sostiene la Corte di Cassazione, è la effettiva esposizione dei lavoratori al rischio amianto in presenza del quale sussiste comunque a carico del datore di lavoro l’obbligo di informare i dipendenti sui rischi specifici, di consentire agli stessi di verificare mediante i loro rappresentanti l’applicazione delle misure di tutela e di sicurezza sul lavoro, di fornire ai dipendenti i necessari dispositivi di protezione connessi al rischio specifico al quale sono esposti, di provvedere ad uno specifico addestramento circa l’uso degli stessi dispositivi di protezione individuale nonché di pretendere l’osservanza da parte del medico competente degli obblighi previsti dal D. Lgs. n. 81/2008.

2 - VALUTARE IL GRADO DI PERICOLO

L’utilizzo dell’amianto è stato vietato nel 1992 e da allora coperture di capannoni, cisterne, tubature di acquedotti, malte di rivestimento di condotte delle caldaie e molti altri manufatti contenenti amianto, sono andati via via invecchiando.

Le attività produttive insediate in edifici che abbiano o sospettino la presenza di Amianto, hanno l’obbligo (D.Lgs n.81/08) di eseguire una mappatura della presenza dei materiali pericolosi : amianto friabile e amianto in matrice compatta (Eternit, Linoleum, Malte per coibentazione di condotte, etc.).

Per le coperture in eternit è obbligatorio effettuare una perizia di Valutazione dello Stato di Degrado (VSD) che dev’essere eseguita da un tecnico competente e deve comprendere:

  • Sopralluogo con accesso in sicurezza alla copertura;
  • Fotografie panoramiche e di dettaglio delle lastre, terminali di lastra, grondaie ed eventuali depositi di gronda;
  • Prelievo di campioni di lastra, con test di ‘risposta alla rottura’;
  • Relazione Tecnica di dettaglio;
  • Scheda riassuntiva e Indice di valutazione del Degrado riferita alle LINEE GUIDA per la Valutazione del Rischio – dettato dall’Assessorato Politiche per la Salute e Servizio Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna.

Per valutare il rischio, il primo dato a cui fare riferimento è sicuramente l’ “età” dell’oggetto: più anni sono trascorsi dalla posa e più è probabile che il cemento sia degradato e liberi polveri di amianto.

Ma, il Tempo, non è il solo a lavorare sulla resistenza del cemento: forti esposizioni al maltempo e al vento, piogge acide, ristagni di acqua, umidità e depositi di foglie, accelerano il processo di degrado del cemento.

La ‘questione’ amianto viene gestita da Leggi nazionali e da Regolamenti regionali, e quindi, a seconda della Regione dove si risiede, alcune cose possono variare.

In buona parte della Regione Emilia-Romagna il censimento è stato fatto utilizzando mezzi aerei e droni, da cui sono state ricavate delle mappe con i dati cartografici dell’eternit visibile, e quindi non è necessario fare la segnalazione all’AUSL.

Nel caso queste verifiche non vengano fatte, le pene sono molto severe: da alcune migliaia di euro di sanzione fino anche al penale e alla reclusione.

3 - BONIFICA, SMALTIMENTO E COSTI

Cos'è la bonifica? Quali interventi si possono fare?

Bonifica significa solo ‘togliere il male, il pericolo’.
Ma c’è una bonifica ‘temporanea’ e… la bonifica definitiva!
La legge definisce tre possibilità per bonificare l’amianto che, ovviamente, non hanno tutte la stessa validità:

  • la prima prevede ‘l’incapsulamento’ con prodotti chimici di copertura che fissano le fibre al cemento ma, in 5-6 anni, il manto di resina è destinato staccarsi;
  • la seconda tecnica ammessa è quella della ‘sovracopertura’, ovvero di posare una nuova copertura lasciando sotto le lastre di eternit… a sorpresa per i posteri e, grossi guai, nel caso di incendi.
  • Infine lo ‘smaltimento’, ovvero la rimozione definitiva del problema.

Nota bene: nei primi due casi è obbligatorio fare perizie periodiche sullo stato di degrado della copertura (VSD).

Quanto costa smaltire l’eternit? miti da sfatare

Per Smaltire l’Eternit l’azienda autorizzata deve fare :

  • il piano di smaltimento da consegnare all’AUSL per approvazione (30giorni) ;
  • trattare le lastre o i manufatti con la resina colorata specifica;
  • smontare (nel caso di lastre) delicatamente dai supporti e confezionare secondo le disposizioni di legge;
  • trasportare su mezzi autorizzati ai rifiuti pericolosi e consegnare ad un centro autorizzato per la raccolta.

Costo: Da 8 a 15 Euro il mq.

I costi variano molto in funzione delle dimensioni dell’intervento, a causa dei costi fissi di cantiere e delle procedure burocratiche necessarie per avviare il cantiere.
Per risparmiare, su i piccoli interventi, e se sei un Privato Cittadino (non vale per le imprese, né gli artigiani che eseguono lavori in casa), c’è un’altra possibilità :
l’AUTOSMALTIMENTO.

Tutto quello che devi chiedere a chi ti fa un preventivo per bonificarel’amianto

Quando richiediamo un preventivo, è naturale andare direttamente a confrontare i prezzi proposti con la qualità del prodotto o del servizio che desideriamo.
Trattando di bonifica amianto, la “qualità” del servizio è data dalla sicurezza che gli operatori abbiano conseguito il patentino professionale per la bonifica, che lavorino con cognizione di causa per evitare di diffondere polveri nocive che rimarranno a contaminare l’ambiente domestico, che non spezzino assolutamente lastre e canne fumarie e, soprattutto portino l’amianto rimosso in discariche specializzate.

Purtroppo gli smaltimenti abusivi sono ancora molto diffusi e questo si traduce in abbandoni lungo strade e fiumi o, cosa tristemente peggiore per la salute di tutti noi, alla consuetudine di alcuni sconsiderati di fare a pezzi l’eternit e mescolarlo con le macerie… così il danno prima che incalcolabile resterà… irrimediabile!

Solo e unicamente le aziende in possesso dell’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali nelle categorie 10A e 10B possono effettuare interventi sull’amianto:

  • La cat. 10A è autorizzata a smaltire l’amianto in ‘ matrice compatta’, ossia : il cemento-amianto o Eternit usato per lastre di copertura, canne fumarie, tubature per l’acqua, vasche e così via… Vale anche per pavimentazioni in Linoleum e resine a cui sia stata aggiunta della fibra di amianto;
  • La cat. 10B è autorizzata per smaltire l’amianto ‘friabile’, cioè in fibra libera. Lo si trova in pannelli di coibentazione di caldaie, forni, tubature, oppure negli intonaci e nelle intercapedini dei muri.

Veniamo al ‘Memorandum’ di cosa devi chiedere e controllare quando richiedi un preventivo per smaltire dell’eternit:

  1. Iscrizione in corso di validità all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, in categoria 10A si può controllare anche entrando nel sito dell’ Albo, selezionando regione e provincia e nome dell’azienda;
  2. Attestati in corso di validità di ‘operatore abilitato allo smaltimento amianto’ degli operai e del coordinatore dei lavori;
  3. Attestato di abilitazione alla 3° categoria, ossia lavori in quota con certificazione medica;
  4. Riguardo ai mezzi che trasporteranno per il materiale da smaltire (codice rifiuti CER 17.06.05), poiché devono trasportare dei rifiuti pericolosi, anche questi devono essere idonei e autorizzati all’Albo Gestori Ambientali e iscritti con il numero di targa alla Cat. 5

4 - SANZIONI PREVISTE

Capi per cui è previsto il Reato penale punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a 18.070 euro:

  1. Mancata esecuzione della valutazione del rischio di esposizione all’amianto, inventario e mappatura della presenza di amianto;
  2. Mancata adozione di adeguate misure di prevenzione e protezione per ridurre la dispersione di fibre di amianto nei luoghi di lavoro e nell’ambiente;
  3. Non effettuare periodica misurazione della concentrazione di fibre di amianto nell’aria del luogo di lavoro al fine per verificare che non venga superato il valore limite di esposizione per l’amianto;
  4. Non effettuare l’informazione ai lavoratori relativamente ai rischi per la salute derivanti dall’amianto, alle norme igieniche e alle misure di prevenzione e protezione da adottare, all’eventuale superamento dei valori limite;
  5. Non effettuare formazione ai lavoratori relativamente a lavorazioni che possono comportare esposizione ad amianto, procedure sicure di lavoro, uso dei DPI, procedure di emergenza, necessità della sorveglianza sanitaria;
  6. Non effettuare sorveglianza sanitaria.

Reato penale punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 2.000 euro:

Nel caso in cui il datore di lavoro non provveda a divulgare presso i lavoratori o i loro rappresentanti, la documentazione di cui sopra.

5 - INCENTIVI BONIFICA ED EFFICIENZA ENERGETICA

Bonus smaltimento amianto 2018
Bonus smaltimento amianto 2018 è una certezza per i cittadini italiani poiché il Governo ha varato un Piano di incentivi smaltimento eternit fino al 2019 che interesseranno aziende e privati cittadini, affinché il problema possa quasi totalmente risolversi.

Quali saranno i Bonus smaltimento amianto 2018?
Esistono varie tipologie di agevolazioni fiscali per la rimozione dell’amianto. A seconda della categoria del richiedente vi sono infatti i seguenti benefici che è possibile sfruttare:

  • Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica, rivolto a privati cittadini, enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciali;
  • Bonus ristrutturazioni 50%, dedicato a privati cittadini, soci di cooperative divise e indivise, soci di società semplici, imprenditori individuali, ma solo per gli immobili non considerati merce o beni strumentali;
  • Credito d’imposta, rivolto a titolari di reddito d’impresa, ovvero un credito che dà diritto a sgravi fiscali nei confronti dell’Erario.

La Commissione Ambiente del Senato ha approvato questa misura per le aziende che attuano interventi di bonifica dell’amianto. Gli importi stanziati sono pari a 6,018 milioni di euro sia per il 2017, e con molte probabilità saranno simili per i bonus smaltimento amianto 2018.

Le agevolazioni nel dettaglio
Anche i lavori di ristrutturazione offrono l’opportunità di usufruire di agevolazioni e detrazioni fiscali. In questo caso è previsto uno sgravio del 50% sulle spese sostenute per interventi di edilizia (manutenzione ordinaria e straordinaria).

Rientrano tra i lavori per i quali è possibile sfruttare l’agevolazione anche gli interventi legati alla rimozione dell’amianto e quindi i costi legati a:

  • smantellamento;
  • incapsulamento;
  • smaltimento dell’amianto.

Un’altra importante agevolazione riguarda la sostituzione dell’amianto con pannelli fotovoltaici per la quale è possibile beneficiare di detrazioni fiscali al 65%. Lo sgravio fiscale riguarda gli interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Oltre all’installazione di pannelli solari, è possibile sfruttare lo sgravio fiscale per la riqualificazione energetica anche per nuova installazione di pavimenti, finestre e infissi, finalizzate a ridurre le emissioni di energia.

Incentivi Energia
Vai alla pagina degli incentivi del Ministero Sviluppo Economico:
Incentivi Energia del Ministero Sviluppo Economico

6 - AMBIENTE E SALUTE

Il mesotelioma maligno in Emilia-Romagna, i dati:
Più di 150 nuove diagnosi di mesotelioma maligno in media l’anno, nel periodo 2011-2013; 133 nel 2014, 148 nel 2015. Infine, 113 i nuovi casi nel 2016 (dato, quest’ultimo, non ancora consolidato).

I dati relativi al tumore causato dall’esposizione prolungata all’amianto arrivano direttamente dal Registro Mesoteliomi (ReM) dell’Emilia-Romagna.

Il tempo di latenza – tra inizio dell’esposizione e comparsa della malattia – è molto lungo, e può superare i 40 anni. La mortalità è pressoché totale nei casi con diagnosi certa. Questa patologia, peraltro, può insorgere anche per esposizioni ad amianto modeste e limitate nel tempo: sono stati descritti casi in lavoratori esposti a dosi presumibilmente basse e in familiari di esposti che si occupavano, a casa, della pulizia degli indumenti di lavoro contaminati.

La necessità di una sorveglianza epidemiologica del mesotelioma maligno è stata sancita da una serie di atti della Regione Emilia-Romagna, che hanno portato alla costituzione del Registro Mesoteliomi (ReM) regionale.
Si tratta di un registro tumori specializzato nello studio dell’incidenza e dell’eziologia del mesotelioma maligno con sede all’Ausl di Reggio Emilia.
Obiettivi del ReM sono la rilevazione di tutti i casi di mesotelioma maligno e l’acquisizione di informazioni per una corretta definizione diagnostica e un’attribuzione dell’esposizione professionale e/o extra lavorativa all’amianto.

Al 31 dicembre 2016, risultano archiviati 3.021 casi, tra cui 157 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi (150 con data diagnosi successiva al 1995) e 2.864 mesoteliomi maligni. Tra questi, 108 risultano incidenti in epoca anteriore al primo gennaio 1996, data di inizio della rilevazione su base regionale, e 343 diagnosticati in persone non residenti in Emilia-Romagna, la cui documentazione è stata per intero trasmessa alla regione di residenza.
L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 2.413 casi di mesotelioma maligno in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.

Per quanto riguarda la definizione diagnostica, 2.058 soggetti sono stati classificati come casi certi (85,3%); 141 casi probabili e 214 possibili. Il trend, dal 1996, è in aumento, dai 73 casi del 1996 ai 156 casi del 2012 e 154 del 2013, in accordo con le previsioni di letteratura.

I 113 nuovi casi del 2016 rappresentano un dato non ancora consolidato. La sede colpita prevalentemente è quella pleurica (91,3%), ma non sono pochi i casi a carico del peritoneo (7,6%), né eccezionali quelli a sede pericardica e testicolare (1,2%). Il rapporto di genere maschio/femmina, per la totalità dei casi, è 2,6:1. Il 75,6% dei casi è stato diagnosticato dopo i 64 anni, l’1,8% prima dei 45 anni e il restante 22,6% nella fascia d’età 45-64 anni.

In 1.341 casi, l’esposizione è stata classificata come professionale (946 certa, 215 probabile e 180 possibile), in 182 casi come non professionale (112 familiare, 45 ambientale e 25 legata ad attività extra lavorative) e in 433 casi l’esposizione è risultata improbabile-ignota.


Coperture e Accessori

La Marini realizza ogni tipologia di copertura industriale, avendo cura di soddisfare tutte le esigenze progettuali, dalle più semplici a quelle molto complesse e supportando il proprio Cliente nella scelta dei materiali e dei complementi tecnici più adeguati alle sue esigenze.

Punti luce
Sistemi di illuminazione naturale

L’innovazione tecnologica offre oggi un’ampia gamma di soluzioni per sfruttare al meglio la luce solare nelle ore diurne: dalle finestrature classiche la proposta si estende a pareti in vetro-cemento sino a lucernari tubolari potenziati da LED

Accessi Sicuri

La copertura deve essere dotata almeno di un accesso, interno od esterno, in grado di garantire il passaggio ed il trasferimento di un operatore e di materiali ed utensili in condizioni di sicurezza.

Un accesso esterno deve essere inequivocabilmente riconoscibile per il raggiungimento di sistemi di accesso fissi, permanenti o mobili.
Nelle coperture piane, esso deve essere adeguatamente protetto da parapetti con cancelletto apribile verso l’interno.
Nelle coperture inclinate, esso deve essere dotato di un ancoraggio facilmente raggiungibile al quale l’operatore, prima di accedere alla copertura, possa agganciare il dispositivo di protezione individuale e collegarsi ad un sistema di ancoraggio presente sul tetto.

Linee vita

Le linee vita sono sistemi anticaduta posti su coperture atte a rendere la sicurezza degli operatori completa e piena.

Sono utilizzate per la pedonabilità della copertura degli edifici: vengono installate per interventi di manutenzione e controllo coperture degli edifici.

Marini srl fornisce un servizio completo dalla fase di progettazione fino a quella di installazione.

E' fondamentale l’utilizzo di una linea vita tetto e di sistemi anticaduta all’avanguardia, per garantire ai propri clienti e dipendenti la massima tranquillità e sicurezza sul lavoro in quota nel pieno rispetto della normativa vigente.

Coperture

Nel settore industriale le coperture presentano una grande variabilità di materiali, strutture e utilizzi poiché riflettono le esigenze delle attività che si svolgono all’interno degli edifici:

  • pannelli strutturali coibentati in lamiera metallica e poliuretano espanso-indicati per strutture climatizzate e messa in efficienza energetica;
  • coperture piane impermeabilizzate con guaine liquide, guaine rinforzate in PVC e TPO per ‘tetti tecnici’ di accesso ordinario e ‘green roofing’ – tetti verdi e giardini pensili;
  • coperture in lamiera metallica, fibrocemento, tegola, con coibentazione o meno in tutti gli altri casi, incluse stalle e capannoni agricoli.

Manutenzioni

Marini s.r.l. con il suo personale regolarmente formato e abilitato e con l'ausilio di un ampio parco mezzi e di strumenti per operare in quota, è in grado di intervenire efficacemente in ogni tipo di manutenzione ordinaria o straordinaria che riguardi la copertura e i suoi complementi:

  • Pulizia grondaie
  • Pulizia pannelli fotovoltaici
  • Eliminazione ristagni d'acqua
  • Impermeabilizzazioni
  • Riparazoini
  • Bonifica e pulizia delle grondaie di coperture in eternit

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Eliminazione ristagni

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